Chiunque abbia a cuore temi
ecologici ha sentito parlare, almeno una volta, di Paul Connett.
È lui, infatti, il principale protagonista della rivoluzione “Rifiuti
Zero”. Zero Waste, infatti, rappresenta un’evoluzione
fondamentale nella strategia di gestione dei rifiuti, un percorso da
intraprendere, in 10 passi, per ottenere una società migliore, più sostenibile,
appunto che produca zero rifiuti nel minor tempo possibile.
Un contributo fondamentale quindi,
quello offerto dalla casa editrice Dissensi, che ha
portato in Italia e tradotto il libro più importante di questo studioso,
chimico e tossicologo americano, da sempre impegnato in temi ambientali. Quello
che racconta Connett in questo libro, infatti, è un sogno e una possibilità al
tempo stesso; sembra un’utopia, ma può essere realtà: “La nostra
attuale epoca è sonnambula. La maggior parte di noi, che viviamo nelle società
occidentali, ha praticamente tutto quanto i nostri genitori e i nostri nonni
hanno mai sognato – ad eccezione di una cosa: la sostenibilità.” ci dice
l’autore nell’introduzione. E “i rifiuti sono l’evidenza che stiamo facendo
qualcosa di sbagliato”. Come dargli torto?
Per questo motivo bisogna ripensare
il nostro modo di vivere: con una strategia Rifiuti Zero, che dica “no”
agli inceneritori, “no” alle mega discariche, “no” alla società usa e getta e
“sì” ad una società sostenibile. Non è certo un passaggio
semplice, né tantomeno tra le priorità dei governi. Eppure, dovrebbe esserlo. Quindi,
come si attua questo piano “Rifiuti Zero”? Prima di tutto, alle solite
e conosciute 3 R (Riduci, Riusa, Ricicla) bisogna aggiungere la R di
Ri-progettazione e soprattutto di Responsabilità. E poi, 10
passi per raggiungere questo sogno: “Può sembrare che Rifiuti
Zero sia un obiettivo idealistico ma ci possiamo avvicinare a questo obiettivo
con una serie di passi semplici, pra- tici, convenienti e politicamente
accettabili.
Ecco i dieci passi
che ho proposto per raggiungere Rifiuti Zero. Questi passi includono sia la
responsabilità della comunità che quella industriale:
1. Separazione alla fonte
2. Raccolta differenziata porta a porta
3. Compostaggio
4. Riciclo
5. Riuso, riparazione e decostruzione (non demolizione) di vecchi edifici
6. Iniziative di riduzione dei rifiuti
7. Incentivi economici
8. Separazione del residuo e Centro di Ricerca Rifiuti Zero
9. Responsabilità industriale
10. Discarica temporanea per il non riciclabile e la frazione organica sporca stabilizzata.
1. Separazione alla fonte
2. Raccolta differenziata porta a porta
3. Compostaggio
4. Riciclo
5. Riuso, riparazione e decostruzione (non demolizione) di vecchi edifici
6. Iniziative di riduzione dei rifiuti
7. Incentivi economici
8. Separazione del residuo e Centro di Ricerca Rifiuti Zero
9. Responsabilità industriale
10. Discarica temporanea per il non riciclabile e la frazione organica sporca stabilizzata.
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